Il gruppo BMW è prossimo a salutare uno dei manager che più di ogni altro ha inciso sulle sue fortune negli ultimi decenni: Norbert Reithofer. Il consiglio di sorveglianza ha deciso di proporre per la prossima assemblea degli azionisti la nomina a presidente di Nicolas Peter, direttore finanziario del costruttore bavarese fino allo scorso maggio. Peter sostituirà Reithofer, arrivato ormai alla soglia del limite statutario dei 70 anni per l'assunzione di incarichi al vertice del massimo organo amministrativo. 

Curriculum di tutto rispetto. Si chiude così una lunga era di grandi successi commerciali, produttivi e finanziari er i bavaresi. Nato a Penzberg (Baviera) nel 1956 e laureato in ingegneria meccanica all'Università di Scienze Applicate di Monaco in Baviera, Reithofer inizia la sua carriera all'interno della Casa dell'Elica nel 1987. Da allora assume ruoli di crescente responsabilità in Germania e all'estero. Nel 2000 fa il suo ingresso nel consiglio di gestione con l'importante incarico di responsabile della produzione, mentre nel 2006 diventa l'amministratore delegato, avviando una serie di iniziative di rilevante importanza strategica: a lui si devono le scommesse sull'elettrico con la i3 e la i8 o sull'idrogeno con la BMW Hydrogen 7, la definizione di vere e proprie filosofie operative (EfficientDynamics) e di strategie di grande successo come il piano "Number One" che porta il gruppo a superare la Mercedes nel mondo del premium e la soglia dei 2 milioni di vendite, così come l'espansione commerciale e produttiva in Cina e Stati Uniti. Al 2015 risale la nomina quale nuovo presidente del consiglio di sorveglianza, un incarico mantenuto per dieci anni (il mandato dura 5 anni e può essere rinnovato per non più di una volta), con il contestuale passaggio di testimone ad Harald Krüger, a sua volta sostituito dopo circa quattro anni dall'attuale amministratore delegato Oliver Zipse (che rimarrà in carico fino al 2026, dopo il rinnovo del contratto deciso l'anno scorso).