Serve aiuto? Contattaci
Concessionaria Fimauto Autogemelli
Eco Area

Scully: "Cerchiamo di equilibrare il lato emozionale e quello funzionale”

Michael Scully è un vero appassionato di auto. Di più. Corre in pista e quindi riesce a calarsi facilmente nel suo lavoro, di responsabile del Design M. Americano, laureatosi al Carnegie Mellon, entra alla BMW Group's Designworks nel 1996, come disegnatore industriale. Negli anni ha lavorato per creare soluzioni di mobilità in grado di combinare l'efficienza funzionale con la passione viscerale per l'auto. Le livree delle BMW che hanno corso la 24 Ore di Le Mans - le M4 LMGT3 e le Hypercar M Hybrid V8 - portano la sua firma, insieme a quella di Julie Mehretu (per la “Art car” numero 20). Lo abbiamo incontrato al Circuit de la Sarthe: ecco cosa ci ha detto.

Perché differenziate tecniche e soluzioni comunicative tra le due categorie?
Ovviamente siamo flessibili, pur trattandosi sempre di auto da corsa. Ogni vettura porta un messaggio dedicato, perché le macchine sono diverse. Quindi è necessario cambiare tecnica, approccio, le storie, che sono molto importanti. Un esempio: per introdurre l'Hypercar negli States nel 2023, abbiamo realizzato un camouflage sfruttando anche immagini di auto del passato. Un mosaico, per dissimulare le forme e raccontare storie diverse.

Secondo lei esistono forme, aspetti emozionali e tecnico-funzionali che vanno mixati per arrivare al giusto risultato. Come si fa?
Come designer cerco sempre forme affascinanti, poi le testiamo in galleria del vento o al computer, per vedere se funzionano. Le forme hanno un valore, e nel motorsport devono offrire un vantaggio in pista. Corro anch'io in auto con una LMP3 (un prototipo, ndr) e quando troviamo una forma che funziona, è ok. L'ambizione più grande è quella di arrivare a una soluzione più efficiente possibile, ma che sia “da” BMW e che “performi” come una BMW.

Per le vostre due Hypercar a Le Mans avete scelto una livrea con i colori tradizionali M e una artistica. Per arrivare a utenti diversi?
Con l'Art Car numero 20 Julie (Mehretu, ndr) ha avuto un'idea incredibile, con molti dettagli, del tutto diversa dalla livrea della macchina numero 15, che è invece più tipica nostra, a livello cromatico e d'immagine sportiva. Quella di Julie invece è più particolareggiata: ha avuto un'immaginazione incredibile, non sembra quasi un'auto da corsa. 

Nella realizzazione della livrea M, avete applicato le diverse parti sulla carrozzeria per gradi?
Sì, abbiamo fissato le varie sezioni una dopo l'altra, come un puzzle. Abbiamo usato pellicole adesive, ma la carrozzeria di un'auto da corsa ha forme molto diverse da quelle delle auto stradali, irregolari, quindi di solito non puoi coprire sezioni estese, ma devi seguire le forme e adattarti a parti che possono deviare in modo repentino. Tecniche diverse da quelle dell'Art Car? Julie ha lavorato su quella e su una normale, utilizzando tantissime immagini, secondo me, in un modo molto complesso. Un lavoro sorprendente. 




Fimauto Concessionaria Fimauto Autogemelli


Sei interessato a quest'offerta?
Contattaci


Compila i dati con:









  • I contenuti correlati